I sintomi determinati dall’ernia possono risolversi spontaneamente o con i trattamenti conservativi: numerosi studi hanno provato che le ernie del disco lombare, nella larga maggioranza dei casi, regrediscono del tutto o in larga parte spontaneamente. L’ernia del disco è un fenomeno dinamico, è una condizione relativamente comune e la prognosi è favorevole nella maggior parte dei casi.
Il 95% dei pazienti risolve la sintomatologia entro i 3 mesi senza ricorrere alla chirurgia. Molto rare sono invece le ernie del disco di interesse del chirurgo, che danno compressioni estese (sindrome della cauda equina) e perdita di funzione progressiva e ingravescente. È dunque molto probabile che un mal di schiena attuale non possa più essere attribuibile ad un’ernia del disco diagnosticata 5 anni fa. Questa probabilmente è già guarita. La relazione tra mal di schiena con sintomi da compressione neurale e presenza effettiva di ernia del disco non è dunque del tutto chiara. Tra le teorie più accettate si suppone che i sintomi, piuttosto che provocati da un reale schiacciamento meccanico del nervo, siano da attribuire ad un fenomeno infiammatorio. La causa scatenante l’irritazione del nervo è rilascio di sostanze irritanti nei pressi delle radici nervose, fenomeno che accade normalmente durante la risposta infiammatoria causata dalla lesione del disco. Questi sintomi saranno poi destinati a regredire spontaneamente, di pari passo alla guarigione del disco, al riassorbimento dell’ernia e alla risoluzione dell’infiammazione.